Una cosa da fare assolutamente quando si è a Roma con i bambini è gironzolare per le viette, se poi ci si sofferma anche a leggere le lastre di marmo agli angoli dei muri che ne hanno impresso il nome, si scoprono toponini veramente straordinari che nascondo tante storie interessanti legate alle curiosità di Roma. Una di queste è Via delle Zoccolette!
Vicino all’isola Tiberina, parallela al lungo Tevere, tra Ponte Garibaldi e Ponte Sisto troviamo questa particolare Via.
Al numero civico 22 si può ancora scorgere un bassorilievo incassato nel muro che rappresenta due bambini in fasce. Questo ricorda la presenza in quel luogo di un orfanotrofio, oggi scomparso, che accoglieva bambini abbandonati e dava loro un’istruzione. Era il Conservatorio dei Ss. Clemente e Crescentino, più comunemente conosciuto come Orfanotrofio delle Zoccolette, come recita la targa situata sulla facciata dell’edificio.
Un’interpretazione vuole che il nome della strada deriverebbe dai piccoli zoccoli che indossavano le orfanelle che facevano rumore quando esse camminavano; un’altra, chiamiamola più popolare, col termine “zoccolette” indicava le prostitute. Questa accezione veniva data però, più per commiserazione che per cattiveria, alle bambine abbandonate che finivano sul marciapiede qualora non fossero riuscite a trovare marito o un lavoro.
Ma le curiosità su questa strada non finiscono qui!…Al portone accanto all’ex orfanotrofio vi è un altro palazzo degno di nota, il cosiddetto palazzo dei “Cento Preti”, costruito da Domenico Fontana nel XVI sec.
Era l’antico Ospedale dei Mendicanti, che alla fine del ’500, offriva cure mediche ai numerosi mendicanti che popolavano la zona. L’ospedale era grandissimo e poteva contenere fino a 2000 persone.
Un secolo dopo parte dell’edificio fu destinato come ospizio per i clerici bisognosi e vi nacque una congregazione formata da cento preti che soccorrevano i fratelli malati e celebravano Messe per sacerdoti defunti, così il titolo di «Cento preti».
Nel 1869 i duchi Salviati vi fondarono un ospedale che rappresentò l’antenato dell’attuale Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Bisogna sapere che a quell’epoca non esisteva differenziazione per fasce d’età ed i bambini erano ricoverati insieme agli adulti.
Fu Arabella Fitz-James, moglie del duca Scipione Salviati, che si fece promotrice della fondazione di un ospedale dedicato solo ai bambini più piccoli. Il primo ospedale pediatrico italiano nacque proprio qui!
Per ringraziare l’aiuto che questa donna e la sua famiglia diedero alla città, nel 2009, in occasione del 140° anniversario della fondazione del Bambin Gesù, è stata apposta una targa proprio su Via delle Zoccolette.
Non è una storia fantastica? Da una piccola curiosità si impara tanta storia!
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