Ciao bambini, vi presento Livia: la prima imperatrice romana!
Leggete insieme ai vostri genitori e fatemi sapere con dei commenti cosa ne pensate. Vi ricordo che, però, questo è solo un mini riassunto, occorre sempre approfondire e leggere, leggere, leggere!
Livia Drusilla nacque nel 58 a.C. da Marco Livio Druso Claudiano, questore di Cesare.
Venne mandata in sposa a soli quindici anni a Tiberio Claudio Nerone, molto più vecchio di lei e appartenente alla gens Claudia, che era una fra le più antiche di Roma. Il loro matrimonio, come tanti altri a quel tempo, fu nient’altro che una mossa politica, ma non c’è da scandalizzarsi: per i membri dell’oligarchia romana, infatti, era più che normale servirsi di qualsiasi mezzo – comprese, appunto, le nozze – per guadagnare potere.
Fu però proprio per questo che il successivo matrimonio di Livia Drusilla – avvenuto nel 39 a.C., dieci anni dopo il primo – generò un grande scalpore: la donna, infatti, non si (ri)sposò con Ottaviano Cesare per un motivo politico ma soltanto per amore. Il suo nuovo marito, infatti, per fare in modo che le nozze potessero realizzarsi, aveva avventatamente divorziato dalla seconda moglie Scribonia, stracciando il patto non scritto di “non belligeranza” con il cognato Sesto Pompeo e interrompendo una linea di condotta seguita da lui coerentemente con la sua vita politica. Nonostante però l’unione tra i due amanti abbia avuto un inizio così tumultuoso, si rivelò a lungo andare la scelta migliore per Ottaviano: Livia fu sempre per lui una moglie paziente e una brava consigliera.
Ma torniamo al 39 a.C. A tre mesi esatti dal giorno delle nozze nasce il primo figlio della coppia, Druso. Era evidente che il figlio fosse stato concepito prima delle nozze, ma, poiché Livia Drusilla era già separata dal marito e Ottaviano Cesare era Ottaviano Cesare, il popolo si limitò a fare qualche battuta (“ai fortunati i figli ci mettono solo tre mesi a nascere”) e niente più. Dopo il matrimonio la donna restò un’altra volta incinta ma purtroppo perse il bambino prima della sua nascita.
Passarono gli anni e Livia, discreta e rigorosa, in linea con la politica del marito contro la decadenza dei costumi, divenne sempre più un vero e proprio modello matronale da imitare, al pari di Cornelia, figlia di Scipione Africano e madre dei Gracchi: la sua figura rimase nella storia come donna e madre esemplare del periodo imperiale. Tra le sue tante azioni, una volta successe che fu lei a fare da paciere tra suo marito e Marco Vipsanio Agrippa – il suo primo comandante – evitando una potenziale guerra civile: i due avevano avuto una forte discussione per motivi legati a matrimoni e discendenze, tanto che Ottaviano Augusto si era allontanato da Roma; Livia Drusilla, al suo solito paziente e saggia, intervenne con Mecenate per pacificare gli animi e citando, da patrizia di antico stampo quale era, l’interesse superiore dello stato.
Nonostante, comunque, la sua elevatezza di spirito, durante la sua vita Livia Drusilla non fu estranea all’inimicizia e alla gelosia. Si ritrovò infatti a scontrarsi spesso con Giulia, unica figlia femmina legittima di Ottaviano, sia per motivi di poco valore, come una diversa linea di pensiero, che per questioni più importanti, come la discendenza al trono. Ottaviano Augusto, infatti, aveva adottato sotto pressione della figlia i suoi due figli maggiori, Gaio e Lucio, ponendo in secondo piano Druso, il secondo figlio Livia, nonostante esso gli avesse già dato un nipote. Tuttavia Livia Drusilla non tentennò neanche di fronte a questo e anzi, non si fece scappare mai un accenno o un rimprovero verso il marito.
Le cose sembrarono rimettersi a posto da sole quando Druso, morto Marco Vipsanio Agrippa, divenne il comandante delle operazioni militari che si svolgevano in Germania; Livia era convinta che le sue valorose gesta gli avrebbero garantito la successione al potere. Tuttavia il giovane morì prima del tempo a causa di una brutta caduta da cavallo. Inutile dire che i genitori ne rimasero distrutti.
Restavano così unici pretendenti al trono solo Gaio e Lucio. Ma anche questa volta la fortuna sorrise a Livia: i fratelli morirono l’uno a due anni di distanza dall’altro, il primo in Spagna e il secondo in Armenia. Alcuni dicono sia stato un colpo di sfortuna, altri sostengono ci fosse lo zampino della moglie dell’imperatore che voleva vedere a tutti i costi l’unico figlio rimasto ereditare il potere imperiale; comunque a Livia, dopo le funeste notizie, bastò poco per convincere Augusto a far chiamare Tiberio da Rodi, concedergli tribunicia potestas e associarlo alla conduzione del governo. C’era un’unica condizione, che naturalmente il figliastro rispettò: che adottasse Germanico Cesare, figlio del fratello Druso, e che fosse poi lui ad ereditare l’impero, ma anche Druso morì.
Quando Augusto, nel 14 d.c., morì l’unico erede al trono dell’Impero era Tiberio; Ottaviano Augusto aveva regnato per circa cinquant’anni.
Livia non si ritirò ma restò accanto al figlio per i successivi quindici anni del suo impero. Morì nel 29 d.C. a 87 anni. Gli venne fatto un funerale modesto a cui Tiberio non ebbe il tempo di partecipare.
Vi è piaciuto? A me lei piace molto! Non dev’essere stato semplice essere accanto di un uomo così importante come il nostro primo imperatore romano!
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, scrivetemi la vostra opinione e vi ricordo che prima di questo c’è un altro articolo che parla di Cleopatra lo potete leggere sul mio sito nella sezione blog “donne famose nell’antica Roma”!
Alla prossima…Ciao!
Giovanna
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