La storia curiosa dell’Acqua Acetosa…

Nota fin dal XVI secolo, l’acqua acetosa prendeva il nome da un a sorgente acidulo-ferruginosa che scaturiva nella zona di Tor Di Quinto.

Il pontefice Paolo V Borghese (1605-1621) che riconobbe e apprezzò l’utilità di tale acqua, nel 1613 affidò all’architetto Giovanni Vasanzio il compito di realizzare una modesta fontana sulla quale fece apporre un epigrafe in latino magnificando il prezioso elemento considerandolo in grado di giovare “a mille mali”.

Ed ecco perché in seguito alla figura dell’acquacetosaro (venditore di acqua acetosa) che sollecita le massaie romane a farne acquisto con il noto richiamo divenuto quasi proverbiale:

Fresca, fresca l’acquacetosa,

su pijatela sora sposa,

quarche bene ve farà…

Papa Alessandro VII Chigi (1655-1667) non fu meno entusiasta del suo predecessore e, per magnificare anche esteticamente l’importanza dell’acqua salutare, fece costruire da Andrea Sacchi la monumentale, elegante esedra in travertino, con tre bocche artificiali da cui sorgeva l’acqua.

Dopo aver dissetato e curato varie generazioni di romani, il flusso idrico venne interrotto nel 1959 per sospetto inquinamento e da allora, dopo essere rimasta all’asciutto per lunghissimi anni, la bella fonte in stile berniniano ( specialmente nel coronamento della facciata) è tornata a versare acqua.

Ma non è più la famosa acqua acetosa di un tempo: è la stessa acqua che scorre dai rubinetti delle nostre case!

Cosa ne pensate voi? Scrivetelo nei commenti.

Vi aspetto alla prossima e non dimenticate di leggere l’articolo sugli angeli di Roma, la figlia del primo imperatore di Roma: Augusto!

Ciao

Giovanna

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