Come vestivano gli antichi romani…Bambini?!

Sapete bambini, noi oggi abbiamo un’infinità di scelte nel vestirci! Possiamo decidere cosa vogliamo o non vogliamo indossare; se ci piace di più la gonna, o un vestito oppure per i maschietti un pantalone o una tuta. Ma per i bambini romani di secoli fa, quando a Roma ancora c’erano gli imperatori, non era affatto così! Nell’antica Roma si vedevano solo tuniche. Distese di tuniche a perdita d’occhio erano i vestiti più comuni!

Le stoffe più comuni erano la lana e il lino, ma chi poteva permetterselo preferiva le sete cinesi o i finissimi cotoni d’Egitto, però costavano un botto!

Andavano molto i colori sgargianti, tipo il porpora che era un lusso solo per gente ricca sfondata!

Curiosità…Il giorno più importante nella vita di un fanciullo era quando riceveva la toga virilis che segnava il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Era anche il giorno in cui dava via tutti i suoi giocattoli…Un pò come compiere dodici anni e barattare i primi pantaloni lunghi con la tua Psp oppure l’ultimo iphone appena uscito….Terrificante, no?!

….Ora bambini leggiamo insieme come si vestivano gli adulti e qual era il modo di abbigliarsi di quel tempo…

Abbigliamento femminile

Prima di tutto è bene sapere che gli antichi romani non usavano gli armadi per i vestiti, ma le cassapanche; gli armadi erano utilizzati solo per riporvi oggetti preziosi e importanti.

In tutte le epoche gli abiti e le scarpe venivano utilizzati non soltanto per coprirsi, ma rappresentavano anche la ricchezza e l’estrazione sociale di chi l’indossava, lo stesso discorso era per gli antichi romani dove i diversi abiti che indossavano mostravano la loro agiatezza. Ad esempio la donna ricca e benestante, la domina, indossava lunghe vesti simile a tuniche chiamate stole. Erano lunghe fino ai piedi, ampie e smanicate. Queste stole venivano, poi, fermate al corpo da una doppia cinta che le legava in corrispondenza del petto e della vita con un giro doppio incrociato dietro la schiena, si chiama cingolum e poteva essere di stoffa o di  pelle decorata con metalli o pietre dure.

La vestizione era anche molto complicata e necessitava di tempo, c’erano sempre le ancelle che si occupavano non solo di vestire la domina, ma anche di fare le giuste pieghe al vestito che doveva essere sistemato con precisione.

Curiosità. C’era un caso in cui il cingolum non veniva indossato, era quando la donna aspettava un bimbo o una bimba. Infatti il termine essere incinta potrebbe proprio derivare da questa usanza antica.

Sotto la stola si mettevano le subucole ossia le sottovesti. Sopra, invece, si indossa la palla che era come una grande sciarpa che avvolgeva interamente la domina fino ai piedi e poteva anche coprire il capo quando si usciva per la strada.

Per l’intimo, le donne romane indossavano una specie di perizoma simile a quello che indossavano i gladiatori, si chiamava subligaculum. Era una specie di fascia di lino che si legava in vita e tra le cosce stretta. Lo usavano sia le donne che gli uomini, ma quello delle donne era più elegante e veniva insieme allo strophium: il nostro moderno reggiseno. Lo strophium era una fascia di tessuto o pelle che serviva per sorreggere il seno e, per le donne ricche, poteva essere decorato, a colori o impreziosito con pietre.

Una cosa divertente, bambini, è che usavano sia il subligaculum che lo strophium come costume da bagno, infatti nei musei o anche alle Terme di Caracalla ci sono mosaici orginali dove si vedono le figure di uomini e donne vestiti con questi strani costrumi

Abbigliamento maschile

Per gli uomini, bambini, l’abbigliamento era meno colorato e complicato…Ovviamente!

C’era la tunica maschile che era composta da due rettangoli cuciti insieme lasciando, però, dei fori per il collo e per le braccia e doveva arrivare al di sopra del ginocchio. Sopra la prima tunica, a volte, si potevano indossare altre tuniche perchè, magari, faceva freddo. Un pò come le nostre magliette della salute! Poi si potevano cucire su quella che si vedeva due strisce laterali di color porpora dette clavi. Esse erano più larghe se l’uomo era un senatore e si chiamavano laticlavi oppure più strette se apparteneva al rango equestre e si chiamavano angusticlavi.

La toga è, invece, il vestito per eccellenza del cittadino romano maschio. Si tratta di un enorme telo di forma semicircolare largo fino a sei metri e avvolge completamente la persona. A parte il fatto che era pesantissimo una volta addosso, ma poi ci si metteva molto tempo per indossarlo, infatti veniva usato solo per andare agli incontri pubblici o col senato perchè era scomodo, non permetteva di muovere le braccia agevolmente perchè era tutto fasciato sul corpo. Quando il cittadino romano la doveva indossare veniva sempre aiutato da degli schiavi che drappeggiavano l’abito (cioè lo sistemavano sul corpo) nella maniera giusta.

Curiosità. A seconda del rango e delle occasioni la toga assumeva colori differenti:

bianca per i candidati politici. Proprio perchè dovevano sembrare puliti, candidi!

purpurea riservata ai generali vittoriosi, come il famoso Caio Giulio Cesare, per esempio!

– toga preatexta che vuol dire che è bordata di porpora ai lati ed è indossata dai senatori e dai giovani fino ai 16 anni, perchè poi la cambieranno prendendo quella virilis come spiegato sopra.

Di cosa erano fatti questi indumenti?

Beh cari bambini, come detto sopra, quelli più comuni che si trovavano ovunque erano il lino e la lana, tuttavia le donne ricche potevano permettersi il cotone e la seta…Pensate, il cotone, oggi, è  usato dappertutto ed è poco costoso, ma una volta era tutto il contrario! La seta era importata solo dalla Cina che, a quell’epoca, era l’unico paese al mondo che conosceva il segreto per produrlo eppoi era costosissimo perchè per portarlo a Roma dove fare un lungo viaggio…La Cina, da noi, è quasi dall’altra parte del mondo!

Anche i colori facevano la differenza. Più erano colorate le vesti e più si notavano quando, per esempio, camminavano per strada. Uno dei colori più amati e quindi più costosi era il porpora che si estraeva da una specie di lumaca di mare: il murice spinoso. Quelli più comuni erano il giallo e l’arancione che si ricavavano dallo zafferano o dalla curcuma; con i mirtilli o l’uva, invece, si ricavano i colori dal violetto al grigrio, mentre il marrone si otteneva con i malli del noci. Solitamente non si indossava tanto il nero e quando si sposavano usavano un abito bianco impreziosito con un velo di colore rosso fuoco, il flammeun, segno di buon auspicio.

Curiosità: i romani non conoscevano nè le maniche nè i bottoni. Le maniche venivano usate nei paesi dove faceva freddo come quelli del nord Europa, dove sicuramente fa molto più freddo che in Italia. I bottoni erano solo di ornamento, quindi venivano cuciti sul vestito perchè non si conoscevano le asole. Per chiudere i vestiti, infatti, si usavano spille chiamate anche fibule e potevano essere di metallo, ma anche di oro e argento.

Che scarpe indossavano?

I romani non indossavano solo i sandali! Accanto alla cassapanca, infatti, si potevano trovare zoccoli, sandali aperti detti sole o anche una specie di mocassini ed alcuni di questi arrivavano anche fino al polpaccio, una sorta di stivali come li abbiamo anche voi bambini.

Curiosità: anche gli antichi romani quando entravano in casa si cambiavano le scarpe mettendosi quelle che noi oggi chiamiamo le ciabatte. Pare che questa usanza l’abbiamo ereditata proprio da loro!

I calzini, invece non esistevano, o per lo meno, non come li consideriamo noi oggi perchè venivano usati solo in quelle zone dell’impero dove faceva molto freddo.

Un’altra cosa che non esisteva erano i pantaloni che i romani chiamavano le brache (…Già, ancora oggi si sente usare questo nome per dire pantaloni!), per loro erano molto scomodi perchè erano più come dei leggings attillati che arrivavano fino al polpaccio. Un esempio veramente particolarissimo è la fantastica colonna traiana che si trova vicino Piazza Venezia a Roma: sia l’imperatore Trainano che tutti i soldati sono rappresentati con queste brache. Infatti incominciamo a vedere l’uso di questi pantaloni verso il II sec. d.c…Magari se ci andate con i vostri genitori e gli chiedete di portarvi un binocolo, sono sicura che riuscite a intravederli.

…Da non dimenticare che non vediamo nella moda di una volta il pigiama perchè questo concetto di cambiarsi d’abito per andare a letto non esisteva…Pensate che strano, si tenevano la tunica del giorno e semplicemente andavano a letto!

Ultima cosa interessante da sapere è che usavano molto i gioielli come anche perle e pietre preziose, ombrelli per ripararsi da sole e i fiori. I romani adoravano i fiori perchè erano belli, eppoi per chi non era così ricco, erano validi sostituti ai metalli come l’oro o l’argento e decoravano l’abito rendendolo molto elegante.

Fine.

…Avete visto quanti spunti e quante curiosità avete letto sulla moda dei nostri avi? Anche se non è esaustivo dell’argomento potete approfondire da soli…Questo articolo serve anche da spunto. Oppure possiamo andare in giro per Roma a vedere insieme la colonna di Traiano nella dinamica caccia al tesoro ai Fori imperiali…Sarei felicissima!

Intanto ditemi cosa ne pensate, mi farebbe piacere se avete gradito questo articolo!

Ci vediamo presto…Ciao!

Giovanna

Per contattarmi o vedere i passati tour e post del blog potete seguire, oltre a questo sito:

la pagina Facebook www.facebook.com/Myromanway

o il canale Instagram @myromanway.official

Vi aspetto!