Bambini, vi siete mai chiesti come si comportavano gli antichi romani quando quando stavano a casa?! Quali erano le loro abitudini quando mangiavano o quando avevano amici a cena? Come erano fatte le case dei ricchi romani e dei poveri? Leggiamolo insieme, magari alcune cose non le conoscete…
Mangiare a tavola
Diversamente dai nostri giorni, nell’Antica Roma si usava mangiare sdraiati…Eh già! I padroni di casa e i loro ospiti se ne stavano comodamente stesi mentre i servi portavano loro pietanze e bevande a volontà. Non erano ancora state inventate le posate: si mangiava con le mani. Infatti, tra una portata e l’altra, venivano servite delle scodelle con acqua profumata per lavarsi mani e gomiti in caso il sugo colava lungo tutto il braccio!
…Ma dove si consumava il pasto? Come noi, gli antichi romani mangiavano nelle sale da pranzo, chiamate triclinia, che però nel loro caso, erano delle grandi stanze con le pareti interamente affrescate e il pavimento arricchito di mosaici fatti con piccole tessere di diversi materiali ( tra cui il marmo, pietre colorate e perfino conchiglie).
I letti su cui gli invitati venivano fatti accomodare erano sistemati a formare una U intorno ad un tavolino basso, sul quale sarebbero stati poi poggiati i piatti con le pietanze; al centro della U si faceva sdraiare l’ospite più importante e, man mano che ci si allontanava dalla sua postazione, venivano messi gli altri ospiti a seconda della loro rilevanza.
…Visto che abbiamo parlato della sala da pranzo nelle case romane (che, come abbiamo detto, si chiamava triclinium), perché non esplorare tutta la casa?
Le case dei ricchi
La porta principale dava l’ingresso ad un cortile interno chiamato atrium, una zona senza tetto e con una piscina al centro, che serviva a raccogliere l’acqua piovana per usi domestici.
In molte abitazioni era presente un piccolo tempio, chiamato lararium, usato per fare delle offerte alle divinità protettrici della casa: i cosiddetti Lari. Ogni famiglia era libera di scegliere quali divinità venerare; tra di esse, le più comuni erano Vesta – dea protettrice della casa – e Giano – il dio del tempo e delle porte. C’erano, poi, i Penati divinità domestiche tutelari della dispensa e del cibo ma anche della famiglia. Le potevate trovare in un angolino della credenza: nel penitus. Infine i Mani che rappresentavano le anime dei defunti o anche, a volte, le divinità dell’oltretomba. Gli antichi romani erano molto religiosi e rispettavamo molto le usanze e le tradizioni che veneravano le divinità o i defunti!
Il bagno, chiamato lavatrina, lo si trovava solo nelle case dei più ricchi, aveva una vasca, a volte anche molto grande quasi come una piscina, e un gabinetto personale. Nell’Antica Roma, infatti, era estremamente comune non possedere un bagno in casa e recarsi ai bagni pubblici per lavarsi: le terme.
Le camere da letto: i cubicula erano molto piccole rispetto alle nostre stanze, c’era solo il letto con qualche cassapanca per riporre i vestiti e non è detto che il marito e la moglie dormisse insieme, era anzi molto facile che avessero due stanze da letto distinte. Se nella casa vivevano gli schiavi, questi erano costretti a dormire nei corridoi, di fronte alla porta della camera dei loro padroni.
Si potevano anche trovare uno studio – proprio come nelle case moderne – e un bel giardino interno circondato da un porticato: il peristilio, decorato con statue, piante e fontane…Curatissimo, naturalmente, dagli schiavi!
La cucina c’era, proprio come nelle case di oggi, ma i padroni non ci entravano mai: era infatti compito dei servi preparare e servire il cibo e le bevande.
…Una cosa, però, era davvero straodinaria in casa la cosa straordinaria di tutta la casa era sicuramente il sistema di riscaldamento, chiamato ipocausto.
Il pavimento non poggiava direttamente al suolo, ma era sorretto da una serie di pilastri sotterranei che facevano sì che ci fosse uno spazio vuoto sotto la casa. Il fuoco alimentato dagli servi che bruciavano la legna rendeva possibile il passaggio di aria calda che riscaldava tutta l’abitazione.
Esistevano anche un sistema fognario domestico e l’acqua calda in casa, proprio come oggi!
Le case dei poveri
Tutto il resto della popolazione, invece, viveva all’interno di appartamenti situati in grandi palazzi, chiamati insulae, che avevano anche dei negozi al pian terreno. Le famiglie più abbienti abitavano ai piani inferiori e possedevano delle case più grandi, anche con diverse stanze; quelle più povere, invece, erano costrette a vivere ai piani più alti, in piccolissimi appartamenti composti spesso da una sola stanza…Pensate che brutto doveva essere perchè spesso le famiglie più povere erano anche quelle più numerose!
Le insulae avevano delle fondamenta solide ma gli ultimi piani, per motivi di costi e di peso, erano fatti praticamente solo di legno ed era molto facile che prendessero fuoco. Inoltre, nonostante ci fosse una legge che stabilisse che le palazzine non potessero essere alte più di 18 metri (circa 6 piani), alcuni proprietari la ignoravano e, per costruire più appartamenti e quindi guadagnare di più, ordinavano di farle alte fino a 27 metri…Inutile dire che, spesso e volentieri, questi edifici finivano per crollare!
Quasi mai nei palazzi c’erano dei gabinetti e quindi, quando i romani dovevano fare i loro bisogni, usavano un contenitore chiamato orinale, che poi svuotavano successivamente. Questa abitudine rimase anche dopo l’invenzione del gabinetto e si dice addirittura che il generale romano Marco Antonio fosse molto criticato per averne uno tutto d’oro!
Per rimanere in tema parliamo di bagni pubblici, molto comuni nell’Antica Roma. Diversamente dai nostri giorni, questi erano costituiti da un ambiente comune, nel quale si trovavano fino a 25 sedute insieme… Altro che privacy! Non essendo ancora inventata la carta igienica, i romani usavano pulirsi con una spugna attaccata ad un bastone, che nei bagni pubblici veniva condivisa…Bleah!
Nel privato la situazione non era tanto migliore! In quasi tutte le case romane, rinvenute negli scavi di Pompei ed Ercolano, sono stati ritrovati dei gabinetti situati, però, non nel bagno ma nella cucina!…Neanche in casa propria si potevano fare i bisogni in pace!
Fine.
…Cosa ne pensate? Anche se non è esaustivo dell’argomento potete approfondire da soli…Questo articolo serve anche da spunto! Mi farebbe piacere sapere che avete gradito questo articolo!
Ci vediamo presto…Ciao!
Giovanna
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